Favole di bambini e dei loro orchi (Italian Edition) by Massimiliano Frassi

Favole di bambini e dei loro orchi (Italian Edition) by Massimiliano Frassi

autore:Massimiliano Frassi [Frassi, Massimiliano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Simplicissimus
pubblicato: 2011-11-28T23:00:00+00:00


Sua figlia è diventata aggressiva, picchia spesso le compagne e poi dice un sacco di parolacce.

È su quest’ultimo particolare che Loredana ha come un’illuminazione: le parolacce.

Due settimane fa a casa le ha dato un ceffone che solo per miracolo non le ha staccato la testa dal resto del corpo. Lei che sua figlia non l’aveva mai sculacciata nemmeno da piccola ora le aveva messo le mani addosso. D’altronde l’aveva apostrofata in un modo che mai avrebbe pensato di essere chiamata, tantomeno dalla sua bambina.

La quale per tutta risposta alla sberla, le aveva dato il colpo di grazia, dicendole che “era una fallita e che se fosse morta lei anziché suo padre le cose sarebbe andate decisamente meglio”.

Le parolacce. Non ne aveva mai dette, né tantomeno sentite in casa, mentre ora era tutto un florilegio.

Per la psicologa, l’ennesima, era colpa dell’adolescenza, “di quel percorso ordinario di rottura con il mondo adulto che non lascia spazio a mediazioni...”.

È assorta nei suoi pensieri Loredana e quando la Preside rientra in ufficio e le mostra la lettera, intuisce cosa sta accadendo alla figlia e spera, in cuore suo, che non sia troppo tardi.

Lui le ha scritto di nuovo. E le ha detto che si vedranno presto. Poi ha fatto quell’altra telefonata. Col videotelefonino. Solo che questa volta insieme a lui c’era pure un suo amico. Brutto. Molto brutto. E lei si è vergognata, ancora di più.

La lettera che Loredana stringe tra le mani è firmata col suo nome e cognome, solo che lei è la prima volta che la vede. Scritta al computer, in un italiano forbito, è indirizzata agli insegnanti di Laura. Dice di “avere pazienza se la bambina non fa i compiti” o se “ogni tanto salta la scuola, ma la morte del papà l’ha molto scossa e serve tutta la loro collaborazione”.

Insieme alla Preside, Loredana decide di allertare subito i carabinieri.

Ed il maresciallo, un giovane preparato e molto sensibile al tempo stesso, riesce ad ottenere subito la massima collaborazione dalla Procura.

Tempo ventiquattro ore e tutte le telefonate che Laura riceve vengono poste sotto controllo. Così come le e-mail. Un agente che avrà il compito di ascoltare le telefonate mi confesserà di essere tornato a casa la sera e di aver pianto a lungo, dopo aver cullato la propria bimba di due mesi.

Telefonate oscene, durante le quali Laura piange ed implora di essere lasciata in pace, mentre la voce di Silvano si fa sempre più aggressiva. Volgare. E minacciosa.

Come le parolacce che le dice, come le richieste che le fa.

Si deve spogliare Laura e “dare il meglio di sé davanti al videofonino”.

“La prossima settimana guarda che salgo di nuovo e stavolta porto pure un amico mio, vedi di non fare i capricci e di accontentarlo che la strada è tanta”.

Ancora una minaccia.

Fortunatamente l’ultima.



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